In questo articolo desidero descrivere la procedura per l’operazione alle emorroidi con la tecnica di Milligan-Morgan.
Preciso qui che questa è la tecnica che ho scelto di utilizzare negli interventi a cui sottopongo i miei pazienti, perché la ritengo quella che, a dispetto di un forte dolore postoperatorio che si tiene sotto controllo con la corretta terapia del dolore, è più efficace per evitare una recidiva o eventuali interventi successivi.
In sostanza: una volta operate le emorroidi con la Milligan-Morgan il problema non tornerà più.
La preparazione per l’operazione di Milligan-Morgan
L’intervento con la Milligan-Morgan prevede, come per gli altri interventi di cui ho parlato in articoli precedenti, che il paziente venga sistemato in sala operatoria in posizione ginecologica.
In questo modo, con le gambe sollevate, il perineo del paziente è esposto in modo corretto e permette quindi di operare nella zona dell’ano senza impedimenti.
È bene, a questo punto, sottolineare che solo la parte interessata dall’operazione rimane visibile al chirurgo.
L’operazione di Milligan-Morgan
Il chirurgo, dopo l’anestesia, procede con una prima fase esplorativa del canale anale mediante un anoscopio, che è un tubo cilindrico poco più grosso di un pennarello, che presenta una piccola luce che illumina la zona interessata dall’operazione.
L’esplorazione anale
Con l’anoscopio si attua un’esplorazione iniziale per studiare la situazione. È una fase che dura pochi minuti e che non provoca alcun fastidio o dolore nel paziente. Al termine di questa fase si sfila l’anoscopio e le emorroidi vengono portate all’esterno con l’uso di pinze.
Questa fase dell’operazione accompagna un movimento fisiologico delle emorroidi, che sono atte a scivolare verso l’esterno per accompagnare le feci durante la deiezione, e in seguito a rientrare in sede. La patologia impedisce loro il rientro nel canale anale.
L’estrazione e il taglio delle emorroidi
Una volta estratte dall’ano le emorroidi appaiono come noduli venosi facilmente sanguinanti. In questa fase il chirurgo separa le emorroidi dalla parete del canale anale con il bisturi e cauterizza la ferita con il bisturi elettrico. Al termine viene posto un laccio alla loro base, in cui è presente l’arteria che le mantiene vive, così da fermare l’emorragia. Fatto questo le emorroidi vengono staccate con una forbice.
Questa operazione viene svolta per tutti e tre i gavoccioli e in nessuna di queste fasi il paziente sente fastidio o dolore, grazie all’anestesia.
La sutura e cicatrizzazione delle ferite
Le ferite che rimangono a causa della separazione del gavocciolo dal tessuto del canale anale si cicatrizzano autonomamente, senza punti di sutura.
Il punto che viene fissato alla base dei gavoccioli viene eliminato dopo una decina di giorni.
Tutta l’operazione dura circa 30 minuti.
Il postoperatorio della Milligan-Morgan
Come è noto il periodo postoperatorio della Milligan-Morgan è molto doloroso, per una durata di circa 5 giorni. Esiste però una terapia del dolore efficace, che limita in modo importante questa situazione.
Durante questo periodo la mucosa procede a ricoprire le tre ferite che rimangono dopo la separazione dei gavoccioli dal canale anale e l’arteria emorroidale recisa si richiude definitivamente.
A seguito dell’operazione è necessario mantenere la zona pulita e fare una o due visite successive, con il chirurgo, per verificare che la guarigione proceda in modo corretto.
Per la pulizia sono sufficienti acqua e sapone.
Ma se mi tolgono le emorroidi avrò problemi durante l’evacuazione?
Questa è una domanda che molti pazienti mi rivolgono, prima di un’operazione alle emorroidi.
Io rispondo loro che le emorroidi hanno una funzione e un’utilità nel momento in cui sono sane. Quando cominciano ad ammalarsi la loro funzione si deteriora e non sono più utili allo scopo.
Il loro posto viene preso dalla mucosa che ricopre le ferite e che compensa la loro assenza.
Insomma: le emorroidi sono utili quando sono sane, nel momento in cui diventa necessario un intervento chirurgico, con qualsiasi tecnica, la loro utilità è esaurita.