La colite ulcerosa è una patologia infiammatoria cronica dell’intestino, che colpisce la parte terminale dello stesso, quindi il colon e il retto; da ciò è nota anche come retto-colite ulcerosa.
La colite ulcerosa, così come il morbo di Crohn, è una malattia dell’intestino provocata da cause su cui si stanno compiendo ancora molti studi. Da alcuni di questi è emerso che in esse sono coinvolti fattori immunitari, delle forme particolari di autoimmunità.
I sintomi della colite ulcerosa
La retto-colite ulcerosa si manifesta con disturbi colitici che possono provocare
- dolore (di diversa intensità)
- diarrea
- perdite di sangue e muco (più o meno copiose)
I sintomi possono arriva fino a provocare fenomeni acuti che comportano anche il ricovero, perché i dolori o le perdite sono di grande entità.
Le diverse possibili fasi della colite ulcerosa
Si tratta di una malattia cronica per cui presenta
- fasi di remissione completa, in cui il paziente sta benissimo.
- fasi in cui la sintomatologia riprende pian piano, con dolori e sanguinamenti di piccola entità.
- fasi più acute in cui è necessario intervenire con una terapia complessa, composta da farmaci che col tempo e gli sono sempre più efficaci. In genere si utilizzano farmaci antinfiammatori locali con cortisone, antibiotici e probiotici per modificare e controllare la flora intestinale.
- In caso di complicanze notevoli, molto raramente, è necessaria l’asportazione del colon, o parti dello stesso.
Esiste infine una tipologia di coliti aspecifiche, che assomigliano alle ulcerose ma che non presentano tutte le caratteristiche della sindrome.
L’incidenza della colite ulcerose per età dei pazienti e la sua degenerazione
La colite ulcerosa purtroppo è una malattia che colpisce fasce d’età molto giovani, anche ventenni, ed essendo cronica richiede di essere seguita e curata per tutta la vita.
Nel tempo, in particolare nella zona del retto, la colite può degenerare in un tumore, ma parliamo di pazienti che hanno sofferto di colite per quaranta o cinquant’anni.
Quello che occorre è un attento monitoraggio endoscopico con la retto-colonscopia, che permetta di controllare le zone che possono sviluppare, o stanno sviluppando, un tumore.
La diagnosi di colite ulcerosa
Con una colonscopia si può fare una diagnosi corretta della malattia perché permette di vedere le lesioni ulcerate provocate da questo tipo di colite, posizionate nel colon e nel retto.
In genere nel retto la colite ulcerosa esordisce con quella che si chiama una proctite, cioè un’infiammazione del retto, che si manifesta con dolore, sangue, muco e diarrea.
Con questi sintomi, in ogni caso, è bene fare una visita per avviare un percorso di cura. Di base è una malattia che si cura con medicine e una terapia adeguata.
Sia la colite ulcerosa sia il morbo di Crohn, che ha una localizzazione intestinale più ridotta ed è più seguita dal punto di vista medico e chirurgico, sono due classiche malattie per le quali ci si rivolge a specialisti che curano solo queste patologie.
Quando è necessario l’intervento chirurgico
L’atto chirurgico è riservato alle complicanze, cioè quando la parte colpita presenta delle necrosi, un sanguinamento irrefrenabile, una perforazione, o la trasformazione in tumore. Queste sono le complicanze che si valutano grazie a una retto-colonscopia.
Il morbo di Crohn, infine, si opera molto più frequentemente rispetto alla colite ulcerosa perché è più semplice eliminare la parte di intestino ammalata, dacché ha una superficie ridotta.
È chiaro che nel momento in cui la sindrome si presenterà di nuovo occorrerà intervenire con ulteriori resezioni, ma questo permette di tenere la malattia sotto controllo e, in ogni caso, si tratterà di una serie di operazioni chirurgiche che non esauriranno mai l’intestino nella sua interezza.