Nella mia esperienza chirurgica ambulatoriale ho operato numerosi pazienti che avevano bisogno di asportare nevi, epiteliomi o cisti sebacee dal viso. Un’operazione molto delicata, il cui impatto estetico deve essere pari, o prossimo, allo zero.
Quali sono le lesioni cutanee più frequenti sul viso
Gli epiteliomi del viso sono abbastanza frequenti perché sono un tipo di lesione della cute molto sollecitata dal sole. Le pelli con poca melanina, cioè più chiare, sono più esposte a queste neoformazioni, così come il cuoio capelluto senza capelli.
Gli epiteliomi appaiono come piccole ulcerazioni della pelle, non dolorose ma leggermente fastidiose. Tendono a fare un po’ di “crosta” che, una volta eliminata, si riforma. Quando una piccola ulcerazione, dunque, non guarisce può esserci il sospetto di epitelioma.
Di per sé sono carcinomi della cute che però hanno una bassissima capacità di dare metastasi e rimangono dunque confinati nei punti in cui sorgono. Se l’intervento è radicale, e quindi elimina completamente la neoformazione, in genere si guarisce senza problemi o conseguenze particolari.
Cosa fare se sul viso compare un epitelioma o un nevo sospetto
Quando vi è il sospetto che l’ulcerazione possa essere un epitelioma, o se sul volto appare un nevo “sospetto”, occorre rivolgersi al dermatologo affinché dia un indirizzo diagnostico.
Lo specialista, infatti, può chiarire la natura del problema e suggerire il percorso più utile alla soluzione.
L’operazione di asportazione degli epiteliomi o dei nevi sospetti dal viso
L’intervento chirurgico di asportazione dell’epitelioma o del nevo dal viso non è doloroso e, nella maggior parte dei casi, non è necessaria terapia analgesica nelle ore successive.
Non c’è una preparazione pre operatoria particolare e l’intervento si svolge in anestesia locale. Orecchie, naso, guance, mento, fronte sono le sedi più frequenti in quanto parti più esposte al sole.
Come detto il post operatorio non presenta dolore e le tecniche di sutura consentono di richiudere in modo preciso la ferita, evitando così inestetismi.
Si utilizzano infatti accorgimenti specifici in fase di incisione, con piccole losanghe che permettano di asportare la pelle colpita dalla neoformazione lasciando la possibilità ai margini di aderire l’uno all’altro in modo preciso. Si usa spesso una sutura interna con filo riassorbibile che non deve essere tolto.
La medicazione, circa una settimana dopo l’intervento, serve per valutare il risultato e per rimuovere se necessario i punti.