Le emorroidi esterne, come riconoscerle e come curarle

26 Set 2023

Le emorroidi esterne sono il risultato della fuoriuscita, dall’ano, dei gavoccioli emorroidari. 

I gavoccioli sono sacchetti ricchi di vasi sanguigni che si trovano nel canale anale e svolgono la funzione di continenza dello stesso.

 

Come riconoscere le emorroidi esterne

Le emorroidi si riconoscono “a vista”, durante una visita proctologica, oppure grazie al tatto, durante il lavaggio della zona anale dopo l’evacuazione. 

Bisogna prestare attenzione, e quindi verificare la cosa grazie allo specialista proctologo, perché le emorroidi in alcuni casi possono essere confuse con le marische anali, pieghe cutanee che si formano attorno all’ano a causa dei movimenti in entrata e in uscita della mucosa durante l’atto di evacuazione. Anch’esse sono fastidiose e possono provocare prurito. 

 

Cosa fare se le emorroidi sono esterne

Il paziente con le emorroidi esterne deve prenotare una visita proctologica che, solitamente, precede l’intervento chirurgico di rimozione.

Solitamente, se il paziente procede con tempestività e fa la visita dal proctologo al primo sintomo (durante il lavaggio sente con le mani la presenza del gavocciolo fuori dall’ano), la situazione si può sistemare con una procedura di legatura oppure con l’uso delle sclerosanti. Se il sintomo viene trascurato, c’è il rischio che escano anche gli altri gavoccioli, creando così un’infiorescenza importante attorno all’ano, la situazione sia più complessa e richieda l’intervento chirurgico, che si svolge comunque in regime di Day hospital.

Il mio consiglio è quello di prenotare una visita ambulatoriale, che valuta la situazione e che può risolverla con un intervento: legatura, sclerosanti od operazione chirurgica. 

Arrangiarsi in qualche modo, provando a riposizionare manualmente l’emorroide nel canale anale, non serve a nulla: un colpo di tosse o un piegamento sulle ginocchia provocheranno di nuovo la fuoriscita del gavocciolo.

Il mio blog